Genitorialità, PMA e dintorni, raccontati con un tono pop e da un punto di vista ancora raro: quello maschile.

Babboh è il diario ironico e onesto di un (quasi) padre alle prese con un mondo che cambia — dentro e fuori.

Parla di scelte, ansie, gioie, fragilità.
Fa ridere. Ma è una cosa seria.
E vuole rompere un silenzio: quello degli uomini che ci provano, ma non ne parlano mai.

Chi sono?

Mi chiamo Antonio, ho quasi 40 anni, vivo a Milano e lavoro in un’agenzia di comunicazione.

Posso dirvi che diventare un (quasi) padre non è stato semplice.
Con mia moglie abbiamo provato di tutto, fino ad affrontare un percorso di PMA.

In mezzo a tutto questo, ho capito che c’era una storia che valeva la pena raccontare.
Non solo la mia, ma quella di tanti che – come me – si sentono “babbi” molto prima del primo pianto.

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Non ho tutte le risposte, ma ho delle buone domande.
E forse, insieme, possiamo smettere di sentirci impreparati.

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Il bello, il brutto e il boh di diventare padre. Una newsletter su genitorialità, PMA e tutto ciò che ci gira intorno — raccontato da un punto di vista ancora poco esplorato: quello maschile.

People

Un (quasi) babbo che racconta Il bello, il brutto e il boh di diventare padre, in una newsletter che parla di genitorialità, PMA e dintorni, da un punto di vista insolito: quello maschile.
CCO e partner di KleinRusso. Ho firmato campagne per ogni tipo di brand, fondato Soundwall e lavorato con artisti, registi e icone pop. Oggi racconto il bello, il brutto e il boh di diventare padre nella newsletter BABBOH.